La mia vera ossessione, quando arriva il momento di prepararmi la cena, non è rappresentata dal pesce fritto, o magari dal pesce arrosto cucinato nel forno. Potrà sembrarti assurdo, ma la tecnica di cottura che prediligo, quando si tratta di questa proteina, è quella in padella.
Il motivo? Semplicemente, adoro raccogliere il sughetto che viene a crearsi con il pane, e allo stesso tempo mi piace che il pesce che cucino risulti morbido e tenero. Per cucinare un pesce in padella che sia succoso e saporito, ciò nonostante, ho bisogno di spezie. Non ingredienti a caso, ma insaporitori che mi permettano di ottenere un piatto da vera chef.

Pesce in padella, io lo preparo così: la lista degli ingredienti
- 220 g di pesce (platessa, persico o merluzzo)
- Succo di limone q.b.
- Rosmarino
- Aglio in polvere
- Peperoncino
- Capperi
- Olio extravergine di oliva
- Sale
Le spezie che uso per cucinare il pesce: saporito come quello del ristorante
Preparare un pesce in padella che sia saporito proprio come quello che mi viene servito al ristorante è meno complicato del previsto. Tutto sta nel trovare un bilanciamento tra le spezie che adopero, individuando quelle più adatte allo scopo.

L’ultima volta in cui mi sono cimentata in questa ricetta avevo a disposizione il merluzzo. Per prima cosa, mi sono procurata una padella antiaderente che ho unto con un giro abbondante d’olio di oliva. Ci ho adagiato sopra le mie due fettine di pesce, che ho condito con un pizzico di sale.

Successivamente ho aggiunto il succo di mezzo limone, del peperoncino, dell’aglio in polvere e una manciata di capperi precedentemente sciacquati sotto l’acqua corrente. Prima di accendere il fuoco, a fiamma medio-bassa, ho anche adagiato in padella un rametto di rosmarino, in modo tale che il suo profumo potesse sprigionarsi durante la cottura del pesce.
Ho lasciato che le mie due porzioni cuocessero circa cinque minuti per lato. Nel girare il pesce ho provveduto ad aggiungere dell’altro condimento: ancora un pizzico di sale, di peperoncino e aglio in polvere, mentre il profumo del rosmarino si sprigionava e inebriava non soltanto il mio secondo piatto, ma l’intera cucina.
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Completata la cottura anche dall’altro lato, ho trasferito il tutto in un piatto da portata, facendo ben attenzione a portare con me anche il sughetto. Solitamente servo sempre il mio pesce in padella accompagnato con una fetta di pane, in modo tale da usarla per fare la scarpetta e raccogliere tutto il sugo.
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