Un po’ di anni fa scrivevo in un blog di cucina che ora non esiste più. Allora la rete era sì immensa, ma non c’era la vastità di ricette e immagini reperibili ora. Alcuni noti siti di cucina erano appena agli esordi e non ricordo ci fossero così tanti blog come adesso con ricette non solo interessanti, ma incantevoli da vedere. Le reflex erano usate da pochi e le foto amatoriali per lo più si limitavano a rendere l’idea del piatto finito. 
Oggi invece moltissimi blog di cucina sono curati da donne e uomini non solo capaci di creare nuove interessanti ricette o riproporre grandi classici, ma con notevoli abilità fotografiche. Le parole sono quasi superflue, apri una pagina e resti incantato a fissare le immagini, una dopo l’altra riescono ad evocare atmosfere, sapori e odori che ti proiettano in quell’ambiente, è come se avessimo il piatto dinnanzi a noi. Luce, colore, composizione nulla è lasciato al caso.  
Le foto fatte da me non offrono niente di tutto ciò e le mie ricette, anche se sempre ideate da me e mai copiate, sono talvolta ordinarie, quindi ogni tanto mi prende il cruccio e smetto di scrivere per qualche giorno. Trovo sia inutile continuare quando la maggioranza dei blog offrono contenuti e grafica di gran lunga superiori. In rete ci sono così tanti spunti per ricette belle e interessanti perché qualcuno dovrebbe incuriosirsi alle mie? Non c’è un briciolo di invidia, ma solo ammirazione. Resto estasiata davanti a quelle foto e catturata da quelle descrizioni. In un mondo  dove tanti relegano il cibo al solo scopo di riempire, gli alimenti diventano sempre più finti, molti gioiscono all’idea di mangiare piatti pronti e considerano la cucina un’inutile perdita di tempo,  trovare persone con questa  passione, ma con migliori abilità nel capire, interpretare e trasmettere ricette e piatti nuovi o antichi è una grande gioia. Così penso sia una buona idea limitarsi a leggere, guardare e rifare piatti maestosamente eseguiti da altri e smettere di dire la mia… ma poi ci ripenso e torno.
Le mie foto non sono belle, le ricette non sempre creative, talvolta banali, sicuramente ci saranno errori e le storie che le precedono spesso non sono interessanti. Eppure ho anche buoni motivi per insistere. 
Insisto perché ho molto da imparare, ma anche qualcosina da condividere; perché sul banco di prova, al momento dell’assaggio non ho mai deluso nessuno; perché riuscire a cucinare ogni giorno a pranzo e a cena ricette vere, genuine, senza dado, verdure surgelate, sughi in vasetto, prodotti confezionati e piatti pronti è già una vittoria; perché in 4/5 anni ho perso più di 20kg senza diete assurde, senza sostitutivi dei pasti, senza aiutini farmaceutici, con un alimentazione sana e abbastanza gustosa, dimostrando che si può coniugare la passione per la cucina e la dieta; perché per ogni piatto che mi capita di citare, qualcuno mi chiede di spiegare come si prepara; ma soprattutto insisto perché la voglia di migliorarmi sempre di più, l’interesse per la salute che passa per l’alimentazione, la curiosità verso la storia della cucina, l’entusiasmo per le altre culture alimentari, in poche parole l’amore per la cucina e il cibo in ogni sua forma è la mia passione più grande.
Sono mesi che penso di partecipare all’MTChallenge, ma ogni volta desisto, questo mese mi sono convinta. Per questa sfida num. 36 il tema è lo strudel, deciso da Mari del blog Lasagnapazza,  vincitrice della sfida num. 35 del MTC con lo spezzatino di cervo del cacciatore.
Proprio un paio di settimane fa avevo scritto un post nel quale dichiaravo il mio amore per lo strudel ed esprimevo la mia opinione riguardo alla sfoglia preparata che, come quella tradizionale indicata da Mari per la sfida, è a base di sola acqua, farina, olio, niente uova, e soprattutto niente pasta sfoglia. 
Per lo strudel preparato per la sfida  ho seguito le dosi esatte indicate da Mari. Per il ripieno invece mi sono ispirata in parte alla tradizione, in parte alle mie origini. É a base di mele, ma mele tipiche campane e anche gli aromi e la crema di accompagnamento proiettano questo strudel molto più a sud della sua zona tipica.
Le mele sono mele “annurca” campana igp dalla polpa croccante, succosa e molto aromatica, l’uvetta è bagnata nel limoncello anziché nel rhum, completano il ripieno mandorle e fichi secchi bianchi del Cilento DOP. Per accompagnare ho preparato una crema al limoncello, come consistenza è una via di mezzo tra una crema e una salsa, è quella che uso per ricoprire le delizie al limone, una crema al limone diluita con panna leggermente montata.
Con questa ricetta partecipo alla sfida numero 36 dell’MTChallenge.

Ingredienti per uno strudel per 12 persone:

Per l’impasto:

  • 150g farina 00
  • 100ml acqua calda
  • 10ml olio e.v.o.
  • 1 pizzico di sale
Per il ripieno:
  • 5 mele annurca 
  • 1/2 limone bio (succo e buccia grattugiata)
  • 30ml limoncello 
  • 40g uvetta
  • 30g mandorle a lamelle 
  • 50g fichi secchi
  • 30g zucchero
  • 50g pangrattato 
  • 30g burro
Per spennellare la superficie:
  • 30g burro
Per la crema al limoncello:
  • 125ml latte
  • 2 limoni bio
  • 1 tuorlo d’uovo
  • 50g zucchero
  • 25g farina
  • 100ml panna fresca
  • 30ml limoncello


Preparazione:

Setacciamo la farina in un recipiente, uniamo il sale e l’olio e l’acqua un po’ per volta mescolando. Facciamo assorbire tutta l’acqua dalla farina e poi trasferiamo l’impasto sulla spianatoia e lavaoriamolo con le mani fino ad ottenere un impasto morbido. Formiamo il panetto e mettiamolo a riposare per 30′ avvolto nella pellicola. 
Intanto prepariamo il ripieno. Mettiamo l’uvetta in una ciotolina e ricopriamola con il limoncello.
Grattugiamo la buccia del limone e mettiamola da parte, dividiamo il limone in due e teniamolo a portata di mano. Le mele prepariamole una per volta. Sbucciamole e tagliamole a fette sottilissime ponendole in una ciotola capiente. Man mano che le affettiamo, spruzziamole con gocce di limone così da non farle annerire. Aggiungiamo lo zucchero, la buccia di limone grattugiata e l’uvetta con il limoncello. Mescoliamo bene il tutto e mettiamo da parte.
Accendiamo il forno a 180° e riprendiamo il panetto. Poniamolo su un telo e stendiamolo prima con il matterello, poi con le mani, in una sfoglia sottilissima come un velo.
In un pentolino facciamo fondere fondere i 30g di burro e aggiungiamo il pan grattato. Versiamo questo composto di burro e pan grattato sulla sfoglia,  spalmandolo bene. Aggiungiamo anche il ripieno di mele e distribuiamolo uniformemente lasciando un cm di bordo libero. Aggiungiamo infine le mandorle a lamelle e i fichi secchi tagliati a fette sottilissime. 
Arrotoliamo lo strudel con cura aiutandoci con il telo e sistemiamolo in una leccarda rivestita con carta da forno.
Facciamo fondere gli altri 30g di burro e spennelliamo leggermente lo strudel. Teniamo in caldo quello che avanza poiché ci servirà successivamente.
Cuociamo in forno caldo a 180° per 45min circa, avendo cura di spennellare più volte la superficie  con il burro fuso.
Prepariamo la crema al limoncello. Riscaldiamo il latte e un attimo prima di portarlo a bollore, togliamo dal fuoco e aggiungiamo la buccia di un limone. Copriamo e lasciamo in infusione per almeno 20′. 
In una casseruola di rame uniamo il tuorlo con lo zucchero, con una frusta montiamo il composto fino a renderlo chiaro e spumoso. Aggiungiamo la farina setacciandola e continuiamo a mescolare. 
Filtriamo il latte dalle bucce di limone e riscaldiamolo brevemente.
Iniziamo a cuocere la crema a fiamma dolce, versando il latte a filo e continuando a mescolare di continuo, facendo attenzione affinché la crema non bruci sul fondo della casseruola. 
Portiamo la crema a cottura lentamente, quando sarà addensata, spegniamo e traferiamola in una ciotola di acciaio. Facciamola intiepidire leggermente e copriamola con la pellicola, facendola aderire alla crema. Aspettiamo che si raffreddi completamente.
Quando lo strudel sarà cotto, sforniamolo, lasciamolo raffreddare e tagliamolo a fettine delicatamente.
Montiamo la panna leggermente e poi aggiungiamola alla crema fredda, uniamo anche il limoncello e mescoliamo bene. La consistenza deve essere simile ad una densa besciamella, se dovesse essere troppo soda possiamo diluirla ulteriormente con qualche cucchiaio di panna fresca o latte.
Serviamo lo strudel accompagnandolo con un cucchiaio di crema e con una grattugiata di buccia di limone.

28 Comments on Uno strudel con mele annurca e crema al limoncello per l’MTC

  1. flavia galasso
    13 Febbraio 2014 at 20:07 (10 anni ago)

    Anche a te dico..benvenuta in MTC che è una scuola in realtà più che una sfida…io imparo molto ogni volta…. E ricorda )te lo dice una che fa foto orribili) …l'importante èche la ricetta riesca, sia buona, sia soddisfacente , la foto se è bella e qualcosina più , ma non è indispensabile farla perfetta…. Credimi sento il profumo di quelle mele Annurca e di quel Lemoncello, ciao Flavia

    Rispondi
    • storiedamordere
      14 Febbraio 2014 at 19:50 (10 anni ago)

      Grazie Flavia 🙂 Hai ragione, è una scuola. Sono molti mesi che seguo l'MTC e ho appreso tante cose utili dai vari post e ora mi sono decisa anche a mettere in pratica e tentare anch'io 😉
      Buona serata
      AngelaS

      Rispondi
  2. Fabiana Del Nero
    13 Febbraio 2014 at 21:32 (10 anni ago)

    Hai scelto una grande mela ed una grande sfida….era inevitabile ne uscisse un grande piatto!
    Mille volte benvenuta:))))

    Rispondi
    • storiedamordere
      14 Febbraio 2014 at 19:52 (10 anni ago)

      Grazie Fabiana, i complimenti di uno chef mi inorgogliscono 😉
      Buona serata
      AngelaS

      Rispondi
  3. Loredana
    13 Febbraio 2014 at 22:05 (10 anni ago)

    Ciao Angela e benvenuta nell'MTC.
    Penso che lo spirito che ti spinge a continuare a condividere, senza preoccuparti più di tanto delle immagini, sia quello giusto.
    In fondo Pellegrini Artusi ce l'abbiamo tutte sul comodino e nessuna di noi resta delusa dalla mancanza di immagini, no? 🙂
    Ti presenti con una ricetta che sa coniugare tradizione e territorio, utilizzando prodotti che sanno raccontare della tua terra.
    Quella crema al limoncello me la sto immaginando tutta!

    alla prossima
    Loredana

    Rispondi
    • storiedamordere
      14 Febbraio 2014 at 19:58 (10 anni ago)

      Grazie Loredana 🙂
      Siiii, il mitico manuale dell'Artusi! É un tale spasso leggere certe sue ricette 😀
      Buona serata
      AngelaS

      Rispondi
  4. valentina
    13 Febbraio 2014 at 22:30 (10 anni ago)

    Ciao Angela, mi piace il tuo strudel e la mela annurca ha per me un significato speciale per via di un dolce che preparava sempre una mia cara amica. Soprattutto mi piace il tuo spirito, e condivido l'idea che ciò che conta è quanto mettiamo nei piatti, l'espressione soddisfatta di chi ci assaggia davvero. Io ho aspettato più di un anno prima di decidermi ad aprire un blog… poi ho pensato che se anche le foto non sarebbero state perfette avrei fatto il possibile per far si che ci fossero i contenuti.
    Così mi sono decisa, e l'MTC è arrivato di conseguenza!
    Complimenti, vorrei una cucchiaiata di quella tua meravigliosa crema al limoncello!
    Ciao, Vale

    Rispondi
    • storiedamordere
      14 Febbraio 2014 at 20:06 (10 anni ago)

      Grazie Valentina e BUON ONOMASTICO 🙂
      Si, la vera bontà e qualità del piatto sono le cose fondamentali e se strada facendo miglioriamo la nostra tecnica fotografica che ben venga 😉
      Buona serata
      AngelaS

      Rispondi
  5. Patty
    14 Febbraio 2014 at 7:18 (10 anni ago)

    Anche io come te sono talebana in termini di sfoglia per lo strudel. I sostenitori della pasta sfoglia mi fanno gridare all'anatema! Invece leggendo il tuo post mi sono innamorata. Quelle mele che parlano di territorio e la finezza della crema al limoncello sono come una sinfonia in cui tutti gli accordi rispondono alla perfezione. Benvenuta fra noi! Un bacio, Pat

    Rispondi
    • storiedamordere
      14 Febbraio 2014 at 20:10 (10 anni ago)

      Grazie Patty, che poetici complimenti! Mi lusinghi 🙂
      La mia insegnate di tedesco, viennese d.o.c. e cultrice di un'autentica sachertorte, sullo strudel cadeva di brutto sostenendo che l'impasto fosse pasta sfoglia. 😉
      Buona serata
      AngelaS

      Rispondi
  6. Stefania
    14 Febbraio 2014 at 10:10 (10 anni ago)

    Benvenuta nell'MTC! un ingresso trionfale, con il profumo delle annurche e la delicatezza del limoncello! Mi sa che da te ne vedremo delle belle!!!

    Rispondi
    • storiedamordere
      14 Febbraio 2014 at 20:16 (10 anni ago)

      Grazie Stefania, come tutte le altre sei gentilissima e come dicevo prima, in questo momento un po' traumatico, distrarmi leggendo tutte le belle parole che avete scritto mi fa bene più di un antidolorifico 😀
      Buona serata
      AngelaS

      Rispondi
  7. roberta
    14 Febbraio 2014 at 10:22 (10 anni ago)

    Fantastica Angela, hai centrato il punto: imparare e condividere. Questo, secondo me, e' un buon presupposto dal quale partire per aprire e curare un blog. E se si tratta di un blog di cucina, qualita' degli ingredienti, rispetto per il cibo, promozione di una cucina autentica, anche quando fosse sperimentale ed innovativa, sono fondamentali. Bisogna sicuramente dedicare attenzione anche all'aspetto e alla presentazione del piatto e una bella fotografia e' sicuramente piu' attraente ed esplicativa di una mediocre o decisamente brutta. Ma dal mio punto di vista non si deve mai prescindere dai contenuti: personalmente continuo a preferire una gran ricetta, ben eseguita e ben spiegata, con una brutta foto, che una bellissima foto di un piatto insulso e mal realizzato. E qui da te ho trovato esattamente quello che cerco in un blog di cucina. Complimenti!

    Rispondi
    • storiedamordere
      14 Febbraio 2014 at 20:26 (10 anni ago)

      Grazie Roberta 🙂
      Imparare e condividere… la rete in questo è dalla nostra parte e magari pian piano, leggendo e studiando un po' anche siti e blog di fotografia, cmd già sto facendo, miglioro anche le foto oltre che le preparazioni 😉
      Buona serata
      AngelaS

      Rispondi
  8. storiedamordere
    14 Febbraio 2014 at 19:03 (10 anni ago)

    Tornare a casa dopo un'estrazione di un brutto molare del giudizio e leggere tutti questi bei commenti è una vera gioia che mi aiuta a riprendere. Grazie 🙂

    Rispondi
  9. mari ►☼◄ lasagnapazza
    15 Febbraio 2014 at 12:27 (10 anni ago)

    Cara Angela, benvenuta! Mi fa molto piacere che tu abbia scelto proprio la mia ricetta per decidere di entrare a far parte di questo mondo dal quale ogni mese si imparano tante cose. Le foto servono solo nella misura in cui riescono a far capire a chi guarda il risultato finale di un piatto, ma se si parla di cucina la cosa più importante è sempre la ricetta. E quella del tuo strudel mi piace moltissimo, perchè hai scelto prodotti tipici del tuo territorio e questa secondo me è sempre una scelta vincente. Bellissima l'idea di ammollare l'uvetta con il limoncello da utilizzare anche per la crema e ottima la scelta dei fichi secchi con le mandorle. Una sinfonia di sapori e profumi perfettamente equilibrati.
    Bravissima e grazie per questa tua proposta.
    Mari

    Rispondi
    • storiedamordere
      16 Febbraio 2014 at 13:07 (10 anni ago)

      Grazie Mari 🙂
      Si, sicuramente la tua ricetta è stata determinante, come avevo già scritto, ho un debole per lo strudel. Mi piace provare prodotti e ricette nuove che vengono da lontano, ma tengo molto anche a quel po' di buono che abbiamo qui e nell'alimentazione quotidiana mi oriento quanto più possibile verso prodotti a km0. Il limoncello è fatto con i limoni dell'agrumeto di mia madre. Le mele mi sono state regalate da persone che le coltivano a pochi km da me 😉
      Buona domenica 🙂
      AngelaS

      Rispondi
  10. Chiara Picoco
    15 Febbraio 2014 at 21:34 (10 anni ago)

    posso pucciare il dito nella tua salsa al limoncello?
    Poi mele, mandorle e fichi, no dai, tu mi vuoi male, eh si, perchè posso solo immaginare invece che assaggiare 🙁

    Rispondi
    • storiedamordere
      16 Febbraio 2014 at 13:08 (10 anni ago)

      Ti confesso che la salsa al limoncello ne è avanzata un po' e l'ho in un barattolo in frigo… ne vuoi una cucchiaiata? 😉
      Buona domenica

      Rispondi
  11. daniela ferri
    16 Febbraio 2014 at 17:28 (10 anni ago)

    Anche per me Angela, una cucchiaiata di crema, per favore :-)! Benvenuta nel gioco e grazie per la tua voglia di condividere, imparare e di regalarci la tua esperienza. Intanto, per l'esordio un'ottima ricetta…

    Rispondi
    • storiedamordere
      19 Febbraio 2014 at 8:19 (10 anni ago)

      Grazie Daniela 🙂
      Vedo che quella crema al limoncello ha avuto molto successo, allora sarà il caso di postare anche la ricetta delle delizie al limone 😉
      Buona giornata
      AngelaS

      Rispondi
  12. Alessandra Gennaro
    16 Febbraio 2014 at 21:26 (10 anni ago)

    E arrivo anch'io, angela, anzitutto per ringraziarti: sia della decisione di partecipare alll'mtc, sia anche per le tue considerazioni nel post di presentazione della ricetta. Parli con una che vorrebbe tanto imparare a fotografare, ma non ci riesce: non ho attitudine e non ho tempo. Però, amo cucinare, lo faccio da sempre- e con le basi di mia mamma, da un lato e di centinaia di libri dal'altro, la maggior parte dei quali senza fotografie. Essere arrivati alla 36esima edizione di una gara che premia le ricette e non le foto, in una blogsfera che, come dici tu, dà sempre più spazio alll'immagine, conferma che siamo in tante a mettere al centro dei nostri blog la passone per il cibo cucinato, per le tecniche, per i prodotti: ed è per questo che il mio benvenuto è molto più che un saluto di prammatica, ma viene davvero dal cuore. Sono sicura che ti troverai bene con noi, esattamente come noi ci troveremo bene con te: la riprova è questo meraviglioso strudel, un inno ai sapori del sud, valorizzati da un perfetto bilanciamento e da una impeccabile esecuzione. Grazie davvero per esserti decisa a partecipare e complimenti ancora!

    Rispondi
    • storiedamordere
      19 Febbraio 2014 at 12:12 (10 anni ago)

      Alessandra, grazie a te e a chi insieme a te mette tanto impegno e passione per organizzare di mese in mese queste "lezioni". Anche io sono sicura che mi troverò bene con voi e ogni mese imparare qualcosa di nuovo 😉
      Buona giornata e buon prazno
      AngelaS

      Rispondi
  13. Elena
    19 Febbraio 2014 at 10:54 (10 anni ago)

    Questo è lo spirito giusto!!! Brava!

    Rispondi
    • storiedamordere
      19 Febbraio 2014 at 12:12 (10 anni ago)

      Grazie Elena 😉
      Buona giornata e buon pranzo
      AngelaS

      Rispondi
  14. ๓คקเ
    23 Febbraio 2014 at 15:28 (10 anni ago)

    Cara Angela,
    Confesso di non condividere la prima parte del tuo post, quella in cui l'ammirazione per le belle foto e le belle ricette ti fa pensare che sia meglio desistere. Io odio fotografare, è la parte che mi pesa di più in assoluto; le mie foto sono tutt'altro che belle, cerco solo di rendere l'idea del piatto finito e del set, etc. me ne infischio altamente. Mi sono invece ritrovata pienamente nella seconda parte del tuo post: quella in cui parli dell'amore per il cibo, per ingredienti semplici e genuini preparati con amore e con cura, spendendo tempo e guadagnando in gusto e in salute. Fosse solo per questo motivo, fai benissimo a continuare a scrivere e questa tua meravigliosa ricetta lo dimostra: una pura poesia scandita con i prodotti della tua meravigliosa Terra, dal profumo così inconfondibile e vero.
    Un caro benvenuto all'MTC anche da parte mia! 😀

    Rispondi
    • storiedamordere
      10 Marzo 2014 at 20:51 (10 anni ago)

      Ciao Mari 🙂 Grazie per i complimenti. Io invece amo tanto fotografare e vorrei migliorarmi, anche se è sempre più importante migliorarsi nella cucina e poi nel resto 😉
      Buona serata

      Rispondi
  15. Antonella
    28 Febbraio 2014 at 19:56 (10 anni ago)

    per un attimo ho avuto l'impressione di aver sbagliato blog e di leggere il mio!!!
    anche io quando guardo gli alri blog vedo foto di una bellezza allucinante,ricette da 10 stelle e altro ancora…..anche io come te non copio ricette ma le invento,quindi anche io rientro nell'ordinario,senza fuochi d'artificio.Ma poi vado avanti a leggere e rimango stupita! Le tue foto non sono orride e nemmeno banali.Le tue foto sembrano un dipinto!! stupende! A me piacciono un sacco perché fermano il quotidiano e l'eleganza di un piatto preparato con amore.E la tua ricetta è fantastica altro che banale!!! Continua cosi,perchè hai un blog meraviglioso!!!! Te lo dice una …ORDINARIA!!! ahahahah bravissima.

    Rispondi

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